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                               Pergola   
                              nasce come libero comune nel 1234 per creare posti   
                              di lavoro e commercio alle popolazioni dei vicini   
                              castelli e di Gubbio, la città che aveva   
                              giurisdizione sul territorio, estremo lembo del   
                              confine nord orientale dell’Umbria.   
                              Ecclesiasticamente invece, il fiume Cesano, fin da   
                              epoca longobarda, divideva la diocesi di Nocera   
                              posta nell'estremo nord del ducato di Spoleto, da   
                              quella di Gubbio che era nell'esarcato di Ravenna.   
                              Il Gastaldato di Nocera nella sua parte estrema   
                              comprendeva Leccia, Morello, Serralta, S. Onofrio,   
                              il colle di Ferbole o degli Zoccolanti e Valrea;   
                              infatti la chiesa delle Tinte sarà costruita   
                              vicina al ponte, ma in diocesi di Nocera come gli   
                              Zoccolanti. Nel quadro espansionistico del comune   
                              di Gubbio (compresso dalla presenza della potente   
                              città di Perugia) si inserisce la fondazione di   
                              Pergola ai danni in particolare della città di   
                              Cagli i cui territori già si estendevano proprio   
                              lungo la fertile vallata del Cesano. L'azione   
                              eugubina trova perfetta rispondenza anche   
                              nell'ottenuta concessione imperiale degli   
                              importanti castelli di Cantiano e Colmatrano la   
                              cui ubicazione (lungo la stretta vallata del   
                              Burano) a sbarramento della via Flaminia, era   
                              strategica per assicurare a Gubbio i necessari   
                              collegamenti. In pochi decenni il centro urbano si   
                              accresce di laboratori artigianali e diviene un   
                              importante luogo commerciale, a lungo conteso   
                              dalle signoria degli Sforza, Malatesta, da   
                              Montefeltro e Della Rovere. Con la conquista dei   
                              territori di Gubbio da parte dei Montefeltro,   
                              Pergola registra un fortunato periodo di   
                              espansione che, dopo la parentesi di Cesare Borgia,   
                              prosegue con i Della Rovere, dai quali Pergola   
                              ottiene statuti che le assicurano una più ampia   
                              libertà e un nuovo sviluppo sociale ed economico.   
                              Nel   
                              1631, con il passaggio allo Stato Pontificio, il   
                              centro conosce un lungo periodo di decremento   
                              demografico e di difficoltà economiche,   
                              compensate solo in parte dal ciclico rifiorire   
                              dell’industria tessile e conciaria. È nei   
                              secoli XVII e XVIII che Pergola raggiunge la sua   
                              massima espansione economica tanto che papa   
                              Benedetto XIV con la Bolla "Romanum decet   
                              Pontificem" del 18 marzo 1752, la eleva   
                              al grado di Città e le concede la nomina di un   
                              laureato ecclesiastico a Vicario Generale   
                              Vescovile. A conferma dell’importanza raggiunta,   
                              nel 1796 viene istituita la Zecca, che batterà   
                              moneta fino al 1799. Nel 1797 Pergola viene   
                              occupata dalle truppe francesi e diviene parte del   
                              Regno Italico. In questo periodo è spogliata di   
                              preziose opere d’arte custodite nelle chiese,   
                              nei monasteri, nei palazzi pubblici e privati. Il   
                              1800 si apre con la restaurazione pontificia, un   
                              breve rifiorire dell’economia ma anche nuovi   
                              fermenti politici e civili.   
                              L’8   
                              settembre 1860 Pergola è la prima città delle   
                              Marche ad insorgere contro il Regno Pontificio,   
                              favorendo l’annessione della regione al Regno   
                              d’Italia e guadagnandosi la Medaglia d’Oro per   
                              "benemerenze acquisite durante il periodo del   
                              Risorgimento Nazionale". La raggiunta unità   
                              si accompagna però a nuove difficoltà sociali ed   
                              economiche, fugate dall’apertura della ferrovia   
                              Fabriano-Pergola-Urbino (distrutta nell’ultimo   
                              tratto dai tedeschi durante la Seconda Guerra   
                              Mondiale), la scoperta delle miniere di zolfo di   
                              Percozzone e Cabernardi (1877-1886), la   
                              realizzazione della raffineria del minerale a   
                              Bellisio Solfare, che sosterranno l’economia   
                              pergolese fino alla metà del 1900. Oggi Pergola   
                              è famosa soprattutto per la produzione   
                              vitivinicola e per ospitare i Bronzi dorati da   
                              Cartoceto di Pergola, un gruppo statuario di   
                              origine romana, unico al mondo, probabilmente   
                              risalente al 50 a.C.     
                              
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