| 
     . 
    . 
    . 
    . 
    . 
    . 
    A
    Tavola 
    La
    Cena 
    Alimenti 
    Bibliografia 
    Chiesa 
    Cibi 
    Conservazione 
    Cucina 
    Cuochi 
    Dieta 
    Galateo 
    Medicina 
    Modelli
    alimentari 
    Pasti 
    Ricettari 
    Spezie 
    Templari 
     
      | 
    
      
        
        
          
            
              
                
               
              "Progetto Mercato Medievale"
               Prodotti ed eventi nei territori e nei
              luoghi medievali.   
             
              
             
            
            A tavola con i Templari 
            Cucina medievale nel
            periodo delle Crociate 
            In
            Cucina 
            Nella
            maggior parte delle case si cucinava su di un  focolare aperto
            posto in mezzo all'ambiente domestico principale, in modo da
            sfruttare efficacemente anche il calore prodotto. Questa era la
            disposizione più comune anche nelle dimore più ricche per la
            maggior parte del Medioevo e la cucina era quindi tutt'uno con la
            sala da pranzo. Verso il basso
            Medioevo cominciò a diffondersi l'uso della cucina come stanza
            separata. Il primo passo in tale direzione fu di spostare il camino
            o il focolare a ridosso di una delle pareti della sala principale,
            mentre in seguito si costruirono edifici separati oppure ali della
            casa che contenevano una zona dedicata alla cucina, spesso divisi
            dall'edificio principale da un portico coperto.
            In questo modo i fumi, gli odori e la confusione della cucina
            potevano essere tenuti lontani dagli ospiti, inoltre si riducevano
            possibili i pericoli che la presenza del fuoco comportava. 
            . 
              
            
            
            . 
            Esistevano
            già molti  utensili da cucina simili a quelli in uso oggi, come padelle, pentole, bricchi piastre
            e griglie, anche se spesso erano troppo costosi perché i più
            poveri potessero permetterseli. Altri strumenti specifici per poter
            cucinare sopra il fuoco vivo erano spiedi di varie misure e
            materiali, per poter infilzare di tutto, dalle delicate quaglie fino
            a un bue intero. C'erano anche delle gru munite di ganci regolabili in modo
            che le pentole e i calderoni potessero essere agevolmente tolti dal
            fuoco quando serviva. Il cuoco si serviva anche di un assortimento
            di coltelli, cucchiai, mestoli e
            grattugie. 
            . 
              
            Arrostitura
            allo spiedo di un volatile. Al di sotto, un piccolo vassoio per la
            raccolta dei succhi di cottura da riutilizzare per preparare salse o
            ungere la carne; illustrazione per un'edizione del Decameron del 1432. 
            
            
            . 
            Nelle
            
            case più agiate tra gli utensili più comuni c'erano il mortaio e
            il setaccio,
            poiché molte ricette medievali richiedevano che il cibo fosse
            finemente tritato, macinato o spezzettato prima o dopo la cottura.
            Tale usanza era diffusa perché i medici credevano che più minuta
            era la consistenza del cibo, più il corpo avrebbe assorbito il
            nutrimento con facilità. Inoltre forniva ai cuochi più abili la
            possibilità di dare ai piatti forme elaborate e fantasiose. Il cibo
            finemente tritato era anche direttamente collegato alla ricchezza
            delle persone; ad esempio la farina finemente
            setacciata era costosa e quindi riservata ai ricchi, mentre il pane
            della gente comune era solitamente pane nero fatto con farina
            grezza. Una tipica tecnica culinaria dell'epoca era la
            "farcitura", che consisteva nello staccare accuratamente
            la pelle di un animale, tritarne la carne mischiandola con spezie e
            altri ingredienti, e quindi reinserire il tutto nella pelle, oppure
            rimodellare il preparato dandogli la forma di un animale
            completamente diverso,
             
             
            . 
              
            
            .
             
            Il
            
            personale addetto alla cucina di ricchi nobili o delle corti reali
            poteva talvolta contare centinaia di persone: dispensieri, fornai,
            pasticceri, addetti alle salse, macellai, scalcatori, inservienti,
            lattaie, coppieri, e un'infinità di aiutanti di livello più basso.
            Mentre nelle cucine delle case di campagna spesso ci si serviva per
            il fuoco della legna raccolta nei campi circostanti, le cucine dei
            grandi palazzi dovevano quotidianamente fronteggiare i problemi
            logistici che comportava preparare almeno due pasti al giorno per
            centinaia di persone. Nel libro di cucina del XV
            secolo  Du fait de cuisine di Chiquart, capo cuoco di Amedeo
            VIII di Savoia si possono trovare consigli su come si debba preparare un banchetto
            della durata di due giorni. Chiquart raccomanda che il capo cuoco
            disponga almeno di 1.000 carretti di "legna da ardere buona e
            secca" e di un grande magazzino pieno di carbone.
              
            .. 
              
            . 
              
            (tutti i testi
            della Cena medievale sono stati ripresi dal sito di Wikipedia con
            aggiunte, correzioni e trasformazioni linguistiche) 
            . 
            
            Organizzazione
            generale Fiere e Mercati storici 
            Titolare:
            Ernesto Paleani 
            Organizzatori
            e gestori: 
            Moroni
            Vincenzo  (Umbria e Marche,Ancona) 
            . 
            Angela
            D'Agostino (Campania) 
            Paleani
            Ernesto e Pazzaglia Pietro (Italia ed Estero) 
            .. 
            
            Cucina
            medievale: 
            
            Lindita
            Lamce (cuoca) 
            Ernesto
            Paleani (consulenza storica) 
            
            .. 
            Prodotti:
            Terre
            Templari 
            
            Con
            la partecipazione della Impresa della Cultura
 "Ernesto
            Paleani Editore". 
            
            . 
            
            
            
              
                 | 
               
              
                | 
                  ® 2012, Mercato medievale © 2011, 
                  Ernesto Paleani Editore Notifica di responsabilità: A tutti
                  gli effetti di legge è proibita la riproduzione, la stampa e
                  la duplicazione totale o
                  parziale del presente sito. In caso contrario l'autore della
                  duplicazione sarà denunciato alla autorità giudiziaria senza
                  l'iter di alcuna procedura di notificazione della
                  responsabilità civile e penale.
                  | 
               
             
            
              | 
          
             
            
            
            
            
            
            
            
          .jpg)  
            
           
          
  
          
  
          
  | 
            | 
          
           |   
      
     |