"Progetto TerreTemplari"
              Prodotti certificati del periodo medievale 
 
             
             
            
            
            Medioevo a tavola
            Cucina medievale nel
            periodo delle Crociate
            
            .Formaggio
            
            Il formaggio era
            un alimento di gran lunga più importante, specialmente per la gente
            comune, e alcuni hanno suggerito che sia stato per lunghi periodi la
            principale fonte di proteine animali per gli appartenenti alle
            classi inferiori.Sia il Platina sia Pantaleone di Confidenza lo raccomandano a
            conclusione del pasto «finché la bocca non sa di formaggio»,
            consuetudine rimasta inalterata fino ai tempi odierni e presente sin
            d'allora nei più celebri ricettari di cucina come in quello di Maestro
            Martino che prescrive il caso in patellecte caldo a fine pasto. I
            formaggi erano prevalentemente di pecora o di capra, meno frequenti
            di mucca, e almeno fino al XII secolo, costituivano il principale sostentamento per le classi
            inferiori e l'abbellimento delle tavole dei ricchi.
             
            
            
            
            
            Ma
            fu proprio nel Basso Medioevo che si assisté ad un lento
            rovesciamento di valori, grazie all'influenza culturale del
            "modello alimentare monastico", di fatto inclusivo sempre
            più spesso dei formaggi nella dieta dei monaci, che intravide nei
            derivati del latte un ottimo alimento sostitutivo della carne,
            unitamente al pesce e alle uova. Infatti nei monasteri, grazie
            all'apporto dei "rustici" residenti nelle pertinenze, si
            iniziò quel processo di sperimentazione e affinamento dei prodotti
            caseari così che, afferma Massimo
            Montanari "la
            cultura della rinuncia diventava essa stessa generatrice di una
            nuova cultura gastronomica, di uno spirito curioso e creativo da cui
            presero avvio molte future acquisizioni del gusto." Sempre più
            spesso gli affittuari riconosceranno, in pagamento ai monaci, quote
            di formaggio sia a peso sia nel numero di forme, come nel caso
            dell'Abbazia di San Colombano di Bobbio,
            sull'Appennino emiliano e del Monastero
            di Santa Giulia di Brescia.
            
            
            Tra Trecento e Quattrocento i
            formaggi verranno più volte menzionati nei ricettari con
            descrizioni accurate, entrando a pieno diritto nelle tavole
            imbandite delle classi agiate: "formaggio duro, grasso, tomini,
            pecorino, sardesco; marzolini, provature e ravogliuoli" dirà Cristoforo
            di Messisbugo, cuoco alla corte degli Estensi.
            Per il confezionamento delle torte e dei pasticci dolci o salati
            ormai il "cascio fresco" diviene un ingrediente abituale:
            si unisce alle uova, alla carne e alle verdure, in ricette che
            preludono a quelle dell'era moderna e in voga ancor oggi: «crispelli
            di carne, o vero tortelli e ravioli», la spalla di pecora ripiena
            di «cascio fresco, bene pesto con ova, in bona quantità»; nel «pastello
            romano», nella «torta parmesana» con il formaggio fresco e
            stagionato, nelle «ova piene» e nelle «lasagne» assieme all'uso
            di arrostirlo sul fuoco infilzato in un legno.
             
            
            .
            
            
            .
            
            Molte
            varietà di formaggio attualmente in produzione e commercio erano
            disponibili e ben conosciute già durante il Medioevo, come l'edam olandese,
            il brie del nord della Francia oltre ai già citati pecorino e parmigiano molto
            apprezzato anche nelle varianti lodigiane e piacentine. È al
            parmigiano, che allude Salinbene da Parmaper le lasagne di cui era ghiotto 
            frate Giovanni da Ravenna e famoso è il Paese
            di Bengodi di Giovanni Boccaccio con la montagna
            tutta di formaggio Parmigiano grattugiato, sopra la quale stavan
            genti che niuna altra cosa facevan, che fare maccheroni e raviuoli e
            cuocergli in brodo di capponi» tanto che sulla fine del Medioevo
            comincerà ad entrare in crisi la tradizionale superiorità del
            pecorino sul parmigiano, un lento declino che per contro farà
            assurgere il parmigiano alle vette dei tempi odierni.
            
            
            Oltre
            ai formaggi c'erano anche latticini fatti con il siero, come la ricotta,
            ottenuti con i sottoprodotti della lavorazione di formaggi più duri
            e stagionati che entrano sempre più spesso nelle ricette tardo
            medievali. Un altro importante prodotto era il burro,
            molto popolare nell'Europa settentrionale dove, nella seconda metà
            del Medioevo, ci si era specializzati nell'allevamento del bestiame,
            specialmente nei Paesi Bassi e nella Scandinavia meridionale.
            In queste zone il burro fu il principale grasso di cottura, mentre
            in altre regioni si usavano altri grassi come l'olio o il lardo.
            Inoltre, dal XII secolo in poi da tali regioni nacque un lucrativo
            commercio di esportazione di tale prodotto.
            
            (tutti i testi
            della Cena medievale sono stati ripresi dal sito di Wikipedia con
            aggiunte, correzioni e trasformazioni linguistiche)
            
            Comunicazione e grafica
            Ernesto Paleani Editore
            61043 Cagli PU
            
            Comunicazione web
            www.paleani.it
            .
            Ernesto Paleani
            gestore del marchio
            TERRE TEMPLARI®
            
            Con
            la partecipazione della Impresa della Cultura
            "Ernesto
            Paleani Editore".
            
            
            .
            
            
            
              
                 | 
              
              
                | 
                  ®© 2011,   Ernesto Paleani Editore - © 2011, Terre Templari Notifica di responsabilità: A tutti
                  gli effetti di legge è proibita la riproduzione, la stampa e
                  la duplicazione totale o
                  parziale del presente sito. In caso contrario l'autore della
                  duplicazione sarà denunciato alla autorità giudiziaria senza
                  l'iter di alcuna procedura di notificazione della
                  responsabilità civile e penale.
                  |