A tavola con i Templari
            Cucina medievale nel
            periodo delle Crociate
            Dieta
            La
            scienza medica del Medioevo aveva una notevole influenza su ciò che
            veniva considerato salutare e nutriente tra le classi superiori. Lo
            stile di vita - la dieta, l'esercizio fisico, il corretto
            comportamento sociale, e il seguire le prescrizioni mediche - era
            considerato il modo giusto per mantenersi in buona salute e a tutti
            i tipi di cibi erano attribuite particolari proprietà che avrebbero
            influito sulla salute delle persone. Tutti gli alimenti erano
            classificati secondo scale che andavano da caldo a freddo e da umido
            a secco in accordo con la teoria
            dei quattro umori corporali proposta
            da Galeno che
            fu comunemente accettata dalla medicina occidentale dalla tarda
            antichità fino al XVII
            secolo.
            
            
            Gli
            studiosi medievali consideravano la digestione un
            processo simile alla cottura. L'elaborazione del cibo all'interno
            dello stomaco era
            visto come il proseguimento della preparazione iniziata dal cuoco.
            Affinché il cibo fosse "cotto" in maniera appropriata e i
            principi nutritivi adeguatamente assorbiti, era importante che lo
            stomaco fosse riempito nel modo corretto. I cibi facilmente
            digeribili dovevano essere consumati per primi, seguiti gradualmente
            dai piatti più pesanti. Se questa sequenza non fosse stata
            rispettata, si credeva che i cibi pesanti sarebbero sprofondati
            verso la fine dello stomaco, bloccando il condotto digerente in
            maniera tale che la digestione sarebbe stata estremamente lenta,
            provocando la putrefazione del
            corpo e attirando gli umori cattivi all'interno dello stomaco. Era
            anche di vitale importanza che cibi dalle differenti proprietà non
            venissero mischiati.
             
            
            
            
            
            Prima
            del pasto, lo stomaco andava di preferenza aperto con un aperitivo (dal latino aperio,
            "aprire") che doveva di preferenza essere di natura calda
            e secca: confetti di
            spezie come zenzero, carvi e
            semi di anice, finocchio o cumino glassati
            con zucchero o miele accompagnati
            da bevande composte di vino addolcito e corretto con latte.
            Lo stomaco, così come veniva "aperto", doveva essere
            "chiuso" alla fine del pasto con l'aiuto di un digestivo,
            di solito un confetto, che nel Medioevo consisteva in cubetti di
            zucchero speziato o nell'ippocrasso,
            un vino insaporito con spezie profumate che si accompagnava
            con pezzetti di formaggio stagionato.
            Il
            pasto ideale iniziava con della frutta facilmente
            digeribile, come le mele.
            A queste avrebbero dovuto seguire verdure come lattuga, cavolo,
            portulaca,
            dell'altra frutta umida, carni leggere come pollo o capretto con minestre e brodo.
            Dopo questi piatti arrivavano le carni "pesanti" come
            maiale e manzo con altre verdure e frutti, tra cui le pere e
            le castagne entrambe
            considerate difficili da digerire.
            
            
            Il
            cibo ideale era considerato quello che più si
            avvicinava alla composizione di umori dell'essere umano, ovvero
            moderatamente caldo e umido. Gli alimenti di preferenza dovevano
            essere tagliati in piccoli pezzi, macinati, pesati e modificati per
            ottenere la miglior fusione di tutti gli ingredienti. Il vino bianco
            era considerato più freddo del rosso e la stessa distinzione si
            applicava anche agli aceti.
            Il latte era tra i cibi moderatamente caldi e umidi, ma si credeva
            che latte prodotto da animali diversi avesse proprietà diverse. Il tuorlo d'uovo
            era considerato caldo e umido, mentre l'albume freddo
            e umido. I cuochi più abili dovevano conformare le proprie
            preparazioni alle prescrizioni della medicina umorale. Anche se
            questo limitava le combinazioni di cibi che potevano preparare c'era
            comunque ampio spazio per le interpretazioni artistiche dei cuochi.
            
            
            
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            (tutti i testi
            della Cena medievale sono stati ripresi dal sito di Wikipedia con
            aggiunte, correzioni e trasformazioni linguistiche)
            
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            Organizzazione
            generale Fiere e Mercati storici
            Titolare:
            
            
            
            Ernesto Paleani
            	
            	
				
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            Prodotti:
            Terre Templari
            
            Con la
            partecipazione della Impresa della Cultura "Ernesto
            Paleani Editore".