"Progetto Mercato Medievale"
              
Prodotti ed eventi nei territori e nei
              luoghi medievali. 
 
             
             
            
            
            A tavola con i Templari
            Cucina medievale nel
            periodo delle Crociate
            SPEZIE
            Le spezie
            erano tra i prodotti più lussuosi tra quelli disponibili durante il
            Medioevo; le più comuni erano il pepe
            nero, la cannella
            (e la sua alternativa economica, la cassia),
            il cumino, la noce
            moscata, lo  zenzero e i chiodi
            di garofano. Tutte dovevano essere importate dalle piantagioni
            dell'Asia
            e dell'Africa,
            fatto che le rendeva estremamente costose. Si stima che nel corso
            del tardo Medioevo ogni anno venissero importate in Europa
            occidentale circa 1.000 tonnellate di pepe e 1.000 di altre spezie.
            Il valore di tali prodotti equivaleva a quello del fabbisogno
            annuale di grano di un milione e mezzo di persone.
            Lo 
            zucchero era considerato un tipo di spezia, sia per il suo alto
            costo che per le sue qualità umorali. In pochi piatti si usavano
            solo uno o due tipi di spezie, ma piuttosto una combinazione di
            molte di esse. Anche quando in una pietanza uno degli aromi era
            nettamente prevalente si usava combinarlo con un altro per generare
            un sapore composto, ad esempio unendo  prezzemolo e  chiodi di
            garofano, oppure  pepe e zenzero.
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            Spremitura
            di uva verde per la preparazione dell'agresto.
            Tacuina
            sanitatis, 1474.
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            Comuni erbe
            aromatiche come salvia, senape
            nera, prezzemolo, carvi, menta, aneto
            e  finocchio venivano coltivate in tutta Europa e venivano
            regolarmente usate in cucina. Molte di queste piante venivano fatte
            crescere in orti o giardini e rappresentavano un'alternativa
            economica alle spezie esotiche. In particolare la senape era
            particolarmente amata per il suo ottimo connubio con le carni e
            Ildegarda di Bingen la descrive come un alimento tipico dei poveri.
            Le erbe aromatiche erano considerate meno prestigiose delle spezie
            ma venivano comunque impiegate anche alla tavola dei ricchi, pur
            investite di un ruolo marginale o usate solo per colorare i cibi. L'anice
            era usato per insaporire i piatti a base di pesce o di pollo e i
            suoi semi usati per produrre confetti glassandoli con lo zucchero.
            
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            La
            raccolta del pepe
            (edizione
            francese de Il Milione 
            data incerta)
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            I
            ricettari medievali giunti fino a noi frequentemente suggeriscono di
            insaporire i cibi con liquidi acidi o aspri. Vino, agresto,
            aceto o
            succhi di diversi tipi di frutta, specialmente quelle il cui
            sapore è più aspro erano universalmente diffusi e rappresentavano
            un autentico tratto caratteristico della cucina tardo medievale.
            Uniti ad altre spezie e a sostanze zuccherine questi succhi
            conferivano ai piatti un caratteristico sapore tra l'agrodolce e il
            fruttato. Ugualmente comuni, e usate come contrasto al sapore
            piuttosto deciso di questi ingredienti, erano le mandorle dolci.
            Venivano impiegate in molti modi: intere, sgusciate o meno, a
            fettine, macinate e, impiego più importante, lavorate fino ad
            ottenerne il latte
            di mandorla. Questo era probabilmente l'ingrediente più usato di
            tutta la cucina tardo medievale e contrastava l'aroma delle spezie e
            dei liquidi di cottura aciduli con il suo sapore dolce e la sua
            consistenza cremosa.
            
            
            Il sale era
            un altro elemento fondamentale e impiegato ovunque della cucina
            medievale.
             
            
            .(tutti
            i testi della Cena medievale sono stati ripresi dal sito di
            Wikipedia con aggiunte, correzioni e trasformazioni linguistiche)
            .
            
            Organizzazione
            generale Fiere e Mercati storici
            Titolare:
            Ernesto
            Paleani
             
            Collaborazioni:
            alberghi, ristoranti, agriturismo e rievocazioni storiche.
            Ricostruzioni
            storiche: ambiente e prodotti.
            Prodotti:
            Terre
            Templari
            Con la
            partecipazione della Impresa della Cultura "Ernesto
            Paleani Editore".
            
             
            
            
              
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